FLORIAN flussi / ACCADIMENTI PLURIMI direzione artistica Giulia Baselpresenta per "l'Europa è qui"COMPAGNIA BARLETTI-WAAS (Berlino)AUTODIFFAMAZIONESelbstbezichtigungvon/di Peter HandkeÜbersetzung/Traduzione Werner Waasmit/con Lea Barletti e Werner Waasmusik/musica Harald WisslerSPETTACOLO BILINGUE (italiano e tedesco)con sovratitoli in italianovenerdì 15 e sabato 16 maggio 2015 ore 21.00FLORIAN ESPACE - Pescara“Ich bin nicht, was ich gewesen bin. Ich bin nicht gewesen, wie ich hätte sein sollen. Ich bin nicht geworden, was ich hätte werden sollen. Ich habe nicht gehalten, was ich hätte halten sollen”“Io non sono quello che sono stato. Non sono stato come avrei dovuto essere. Non sono diventato quel che sarei dovuto diventare. Non ho mantenuto quel che avrei dovuto mantenere.”“Selbstbezichtigung/Autodiffamazione“ è un gioco che sospende i confini fra spettatori e attori, grazie alla mancanza quasi totale di azioni narrative e l’esporsi degli attori come rappresentanti dell’umanità, insieme al loro rapporto con il testo che risulta stranamente familiare e inquietantemente conosciuto a tutti. La scelta del bilinguismo, con gli “abiti” linguistici diversi dei due attori, fatti di suoni, ritmi, tonalità e musicalità differenti, rende visibile l’estraneità fra i due, che si presentano nudi, lei solo con le scarpe, lui con cappello e orologio. Stanno fermi, a lungo, imbarazzati e disinvolti assieme. Una volta assunti abiti “civili”, inizia un flusso alterno (lei-lui) di affermazioni, di auto-descrizioni (o diffamazioni, appunto) di chi fa i conti con se stesso. La lingua, dunque è vista come abito e abitudine, frutto dell’educazione, che ci viene fatta indossare quasi “per forza”. Una lingua che cerca sempre attraverso cumuli di affermazioni che procedono per assonanze, contrasti, negazioni di tirare fuori dal guscio l'indicibile.Alla fine, dopo quel fiume di parole che tutto travolge, non restano che loro due, una coppia come tante altre: con la difficoltà del rapporto di coppia, con l’impossibilità del rapporto di coppia. Con l’amara consapevolezza della vita passata.“In der extremen Klarheit der Inszenierung kommt der Text wie ein Pfeil, wie ein Lotblei der Seele.”“E nell’estremo rigore dell’allestimento, il testo arriva dunque come una freccia, come uno scandaglio dell’anima.” (Andrea Porcheddu, inkiesta.it)A metà degli Anni Novanta, Werner Waas, con la gloriosa sigla Quellicherestano, diede vita a una compagnia di forte impatto emotivo, con eccellenze attoriali notevoli. Un gruppo anarchico, trasversale, indomabile. Un gruppo che seppe portare in Italia drammaturgie allora poco frequentate (da Achternbush a Schwab a Jelineck) attraversando anche classici (da Lorca a Fassbinder a Natalia Ginzburg fino a un rutilante e clamoroso Moravia) spingendosi poi a scritture del tempo presente come Tarantino o Moresco. Ora, con la neonata Compagnia Barletti/Waas, è la volta di Handke e di Autodiffamazione, all'interno di un più ampio progetto dedicato al grande autore di lingua tedesca.DOPO LO SPETTACOLO PER "INCONTRI A TEATRO" SEGUIRA' UN COLLOQUIO CON LA COMPAGNIA A CURA DI PAOLO VERLENGIA.Biglietti: intero € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per artisti e per gli allievi delle scuole di teatro)SI CONSIGLIA LA PRENOTAZIONE
martedì 12 maggio 2015
Autodiffamazione
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